HO RUBATO
Ho rubato per te fiori di ruggine,
da balcone a balcone
per lanciarli ai tuoi piedi,
i tuoi piedi che soffiano vento.
Un osanna temerario il mio,
perché le tue amiche osservano, calme,
se i tuoi piedi si gonfiano
nudi che sono, quando passeggi per strada.
Ho rubato per te sandali e scarpe basse
che liberano ricordi e calmano solitudine.
Tu al mare di zinco, tu al lago che nevica,
tu a Firenze che era giugno,
tu fuori dall’acqua, appena bagnata.
Sulle unghie non metti mai niente,
eppure le amiche insistono…
piedi di bimbo i tuoi
che raramente toccano terra,
che raramente segnano il tempo.
GUIDO SAVIO