Il nostro bisogno di aiuto è indiscutibile. Follia è pensare che bastiamo a noi stessi.
Dunque da qualche parte e a qualcuno ausilio lo andiamo a chiedere. E’ una delle condizioni della salute. Assieme a quella del sapersi arrangiare da soli (che con la prima non contrasta, anzi si integra).
L’ausilio a volte onestamente lo si chiede (mostrando all’altro il proprio limite) e a volte lo si impone (e allora non verrà mai).
Allora l’ausilio è la messa in pratica della relazione, è la pratica del successo della relazione, è comunione e scambio di due che hanno un interesse comune. Interesse che viene evaso solo se io ti chiamo, e se tu mi chiami, io rispondo e tu rispondi: questo è aiuto.
Aiutare è il giusto della soddisfazione. L’essere aiutato richiede un pensiero molto sano di accettazione: il nostro limite è capito dall’altro: la nostra mancanza dall’altro è sanata.
Auxilium è la crescita che il soggetto offre all’altro e che dall’altro riceve come ricchezza.
Guido Savio